Tra Sabato 24 e Domenica 25 Gennaio si è svolto il challenge: una gara di abilità e competenze fra i noviziati (ossia i ragazzi del primo anno) di ogni clan della zona di Padova del Brenta. Sabato pomeriggio, dunque, ci siamo ritrovati tutti a Grossa, una frazione di Gazzo Padovano, e da lì, una volta divisici nelle pattuglie prestabilite, siamo partiti alla spicciolata verso le basi con le prove da affrontare. Per trovare le basi ci era stata data una cartina di Grossa e dei paesi vicini, le coordinate geografiche di queste basi e un coordinato metro per trovarle sulla cartina; ogni pattuglia aveva un ordine preciso in base al quale eseguire le prove. Per affrontare le sfide delle varie basi ci eravamo dovuti preparare in precedenza; ciò non di meno, le prove ci suonavano, talora, addirittura bizzarre: una di esse richiedeva di infilzare un uovo con uno spiedino e cucinarlo sul fuoco vivo, un’altra diceva di costruire un aeroplano di carta e farlo volare più a lungo possibile, un’altra ancora domandava di creare un’imbragatura di corda e usarla per attraversare un corso d’acqua su una fune sospesa… In alcune, invece, bisognava soltanto fare un timbro su un cartellino… Sebbene ci fossimo preparati, e sebbene le prove sembrassero facili, all’apparenza, abbiamo dovuto impegnarci parecchio per superarle col punteggio più alto possibile. Il pomeriggio è passato in fretta e si è fatta sera: le basi chiudevano alle 19.30, per riaprire il giorno dopo, e noi dovevamo tornare da dove eravamo partiti per montare le tende per la notte e cenare. Una volta fatto tutto ciò, ci siamo riuniti tutti per un attimo di raccoglimento e di veglia; dopo di che siamo tornati alle nostre tende e ci siamo coricati subito, stanchi per la giornata lunga e faticosa. Non ci era stato dato un orario predefinito per la sveglia, ma ci siamo svegliati quasi tutti intorno alle 7.00 e ci siamo subito preparati, smontando velocemente le tende: durante la notte aveva fatto molto freddo, e nessuno era riuscito a dormire bene, quindi, al mattino, non vedevamo l’ora di prendere qualcosa di caldo per colazione, e che spuntasse il tiepido sole del mattino a scaldarci un po’. Poco alla volta, dopo colazione, siamo ripartiti alla volta delle prove rimanenti, poiché, a causa della loro distanza le une dalle altre, e dello scarso tempo a disposizione il giorno precedente, eravamo riusciti a farne solo alcune; anche i più bravi erano riusciti a farne non più della metà. Abbiamo passato la mattinata camminando tra i campi e le case, e affrontando una ad una le basi che rimanevano, finché, verso mezzogiorno siamo nuovamente tornati a Gorssa, e una volta riunitici tutti, abbiamo pranzato. Dopo la messa, che ha seguito il pranzo, ci sono state le premiazioni e, purtroppo, nessuna pattuglia del nostro gruppo, nonostante l’impegno, è riuscita a piazzarsi tra i primi tre classificati. Dopotutto, però, è stata un’esperienza fantastica una di quelle esperienze che solo gli scout permettono di vivere: è faticoso, e siamo tornati a casa sfiniti, abbiamo camminato, molto, fino a che i piedi non ci hanno fatto male, ci siamo aiutati a vicenda a superare le difficoltà, senza pretendere nulla in cambio, siamo stati con gli amici che conosciamo da anni e con altri che abbiamo imparato a conoscere, abbiamo vissuto un’avventura che ci sembrava fuori dal mondo, ed eravamo a pochi chilometri da casa nostra, siamo passati per strade e per terreni accidentati e fangosi, e sotto gli sguardi perplessi della gente, con gli zaini sulle spalle, e lo abbiamo fatto insieme; insieme, abbiamo superato un’altra prova, insieme, abbiamo superato le difficoltà, e insieme, abbiamo superato il challenge.
Carassio Istrionico, Civetta Vistosa, Chinchillà Soave, Tarrabah Scaltro, Bue Loquace, Tucano Imperturbabile