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Storia del gruppo
Sull’onda della contestazione studentesca e operaia del 68 anche nello scautismo padovano si creano tensioni a livello di conduzione delle Unità e organizzazione delle attività provinciali. Anche a Cittadella esistono diversità di opinioni e di attuazione del metodo (riguardo, ad esempio, l’uso dell’uniforme, l’impegno politico attivo, la realizzazione di attività provinciali, quali Caccia di Primavera, Giochi di San Giorgio, Challenge Rover). Per tale motivo 7 Capi, tra cui il Capo Gruppo ed il Capo Riparto dell’ASCI Cittadella 1, decidono di dar vita ad una nuova realtà: il gruppo ASCI Cittadella 2.
L'inaugurazione del nuovo Gruppo, il 04/12/1972, vede il primo Capogruppo consegnare, in una cappella del Duomo di Cittadella, il fazzolettone marrone con striscia rossa al Capo Riparto S. Giorgio e al Capo Clan Ra. I fazzolettoni devono la scelta del colore al richiamo della tonalità delle mura cittadine. Nel 73 il Gruppo vive il proprio Campo dell'avvio a Forno di Zoldo.
Dal 04 Maggio 1974 il Cittadella 2 continua le sue attività come Gruppo AGESCI e, negli anni successivi, si espande grazie all'apertura di nuove branche. Il 15 Dicembre 1974 apre ufficialmente il Branco Nord-Est, nome che indica il settore del centro cittadino in cui è ubicata la tana. Nel corso del '75 i censiti aumentano da 43 fino a 104.
Nel 76, in occasione del terremoto in Friuli, 6 Capi, a ventiquattro ore dall’inizio del disastro, già partecipano ai primi interventi di soccorso. Nel 76 la Co.Ca. invia 2 Capi a Firenze, per incontrare i responsabili dei gruppi della costituenda Federazione Scout d’Europa, con l’intenzione di uno scambio di idee sullo scautismo cattolico italiano. La Co.Ca. tuttavia delibera di non aderire alla nuova associazione e di rimanere in AGESCI, per portare le proprie idee di cambiamento dell’associazione dal di dentro. Sempre nel 76, i Capi prendono contatti con il Centro Studi B.P. (organizzando poi anche 2 Convegni), con il proposito di una rivalutazione della metodologia delle tre branche.
Nell’estate '77 tre Squadriglie di Guide, che saranno presto origine del Reparto "Brownsea", vivono il Campo Number One in Val Calamento. L'aumento di iscritti porta anche all'apertura del Reparto "Scorpione", del Branco "Tregua dell’Acqua" ed del Fuoco "Zenit". Nel 79, pur non esistendo ancora le lupette, il Gruppo comincia a diventare troppo numeroso per restare l’unico in città (203 censiti) ed inizia un percorso che porterà alla nascita del Gruppo Cittadella 3 nel '82. A seguito di questo vengono chiusi il Reparto "Scorpione" e il Branco "Tregua dell'Acqua".
Nello '79 nasce il Torneo Maschile di Scout-ball, una tradizione della branca E/G del Gruppo viva tutt’ora.
Nell’83 i Reparti partecipano ad un campo internazionale a S. Georgen in Attergau (Austria). Nell’autunno dell’85 apre un Branco femminile, che riprende il nome Tregua dell’Acqua.
Nell’86 il Torneo di Scout-ball vede finalmente la prima vittoria del Cittadella 2. L’anno successivo, le Guide del gruppo vedono realizzarsi il sogno di un primo Torneo Femminile con la loro vittoria.
Nell’estate 87, a Mendrisio (Svizzera) si tiene il primo Campo di Gruppo.
Nel novembre 88, per un nuovo aumento di iscritti, nasce il nuovo Reparto misto Jam. Nel novembre 89 il Branco Nord-Est diventa misto ed il Branco Tregua dell’Acqua, assieme al Reparto Jam, si stacca dal Gruppo e forma il nucleo del neo istituito Cittadella 4. Nell’ottobre 90 il Clan Ra ed il Fuoco Zenit si fondono.
Nell’autunno 98 nasce l’ultima Unità del Gruppo, il Branco Lahinis, che chiude la sua storia nell’autunno 2011.
Il 09 Dicembre 2012 il Gruppo festeggia i suoi primi 40 anni; i festeggiamenti del 40° continuano con una giornata di festa il 26/05/2013 e durante il secondo Campo di Gruppo svoltosi a Montenars (UD) dal 3 al 16 Agosto 2013.
Tratto dal libro 50° anni di scoutismo a Cittadella di Paolo Tessarolo
Nel 2015 il Gruppo Cittadella 2 festeggia, insieme ai Gruppi Cittadella 3 e Cittadella 4, i 70 anni di scoutismo cittadellese, vivendo un fine settimana di giochi e cerimonie sotto le mura della nostra cittadina.
Il 4 Dicembre 2022 il Gruppo Cittadella 2 inizia i festaggiamenti per i suoi 50 anni di storia, con la S.Messa in Duomo a Cittadella.
Scoutismo a Cittadella
Il primo atto ufficiale è un Proclama della primavera del 1945 che invita i giovani cittadellesi ad aderire all’ASCI, ricostituita dopo le vicende della Seconda Guerra Mondiale. In realtà l’ASCI cittadellese era già stata fondata nel maggio 1927 ma era stata sciolta dopo pochi mesi di vita secondo le disposizioni di un decreto legge del governo fascista.
Il Riparto Luigi Pierobon ASCI Cittadella I porta il nome di un giovane partigiano cittadellese, fucilato a 22 anni in una caserma di Padova.
Il 29 giugno 1945 l’Arciprete, appoggiando la neonata Associazione, inaugura il Riparto, che si presenta per la prima volta in pubblico in occasione della processione del Corpus Domini.
I colori del fazzolettone, rosso a destra e azzurro a sinistra, sono i colori della fascia e del iocco del copricapo dell’VIII Battaglione Eritreo nella Guerra d’Africa del 1935.
Il ‘52 è l’anno delle alluvioni in Polesine e gli Scout si prodigano nell’aiuto alle famiglie sfollate.
Nel ‘54 l’ASCI centrale lancia un’idea: invita i dirigenti ad acquistare un metroquadro di terreno per il nuovo Campo Scuola Nazionale di Bracciano ed il Capo Gruppo, aderendo all’iniziativa, diventa “comproprietario” della Base Scout.
L’autorizzazione per il censimento del Clan, che prenderà il nome di Orsa Maggiore, è datata 12/12/’55.
Nel settembre ‘56 a Marcinelle, in Belgio, avviene una disastrosa esplosione nei pozzi minerari. Il Gruppo si prodiga in una raccolta fondi che porta all’invio di 36.500 lire.
Nel ‘57, per lo scarso numero di soci (due Capi, undici Esploratori e cinque Rover) per la prima volta non viene effettuato il Campo Estivo ed il Gruppo, ino alla metà degli anni ‘60, affronta un periodo di dificoltà.
Dal ‘66 l’inversione di rotta: si assiste a una continua crescita dei censiti, ino a siorare i 200 in prossimità della chiusura del Gruppo.
Il ‘66 è l’anno delle alluvioni: mentre i Riparti si prodigano nella raccolta di vestiario e generi di prima necessità, i Rover si portano in Val del Brenta a Valstagna, a scavare nel fango.
Le contestazioni studentesche ed operaie del ‘68 hanno ripercussioni anche nell’azione educativa dell’Associazione.
Lo scontro vede su posizioni diverse gli assertori di uno Scautismo più tradizionale, legato ai principi ed allo stile dell’ASCI e di Baden Powell e Capi più progressisti, che vedono la necessità di svincolarsi da certi schemi considerati rigidi e di avvicinarsi alle posizioni dello Scautismo femminile, che porta avanti idee legate alla minor rigidezza metodologica e alla non direttività.
A Cittadella, l’inevitabile divergenza tra Capi porterà alla nascita del nuovo Gruppo ASCI Cittadella II e alla chiusura del Cittadella I, nell’impossibilità di quest’ultimo di “trovare uno spazio adeguato nello Scautismo”: con una lettera ai rispettivi Commissariati, infatti, i Gruppi ASCI (ed AGI) Cittadella I a ine ‘73 chiudono le Unità. «La Comunità Capi del Cittadella I ci ha comunicato, in data 10/12/1973, dopo nostra richiesta, ed al riguardo della loro posizione, di voler essere considerati come non più appartenenti all’ASCI» (Commissario Provinciale 14/12/1973).
La primavera 1965 è un momento fondamentale nella storia dello Scautismo cittadellese: l’inizio del Guidismo a Cittadella.
Un certo fermento era già in atto, dato che parecchie ragazze, sorelle, amiche o compagne di scuola di Scout dell’ASCI erano interessate all’apertura di un Riparto femminile.
Ma l’AGI, in generale, ha scarsi rapporti con lo Scautismo maschile e le due realtà, pur condividendo gli stessi principi e le stesse inalità,proseguono su strade separate sia sul piano metodologico che organizzativo.
Al di fuori dell’Azione Cattolica, le proposte per le giovani sono limitate, se non addirittura scarse. Le Capo e le prime Guide sono donne di frontiera, in un momento in cui la società è prettamente maschilista e lo spirito d’avventura e l’intraprendenza delle ragazze sono viste come qualcosa di insolito.
La fondatrice del Ceppo AGI Cittadella I, inluenzata dal idanzato, Capo dell’ASCI, e dal fratello, Rover del Clan Orsa Maggiore, prende contatto con Edda Vais, Commissaria
Provinciale di Padova.
Nell’ottobre ‘65 apre uficialmente il Riparto con due Squadriglie (Aquile e Gazzelle).
Il nome del Riparto è Florence Nichtgale, in omaggio alla fondatrice della Croce Rossa; il colore della Fiamma e dei fazzolettoni é rosso a sinistra, azzurro a destra (invertiti rispetto all’ASCI cittadellese) con una fettuccia bianca.
Il 19/06/’66 le Capo e le Guide fanno la Promessa.
Il ‘66 è l’anno in cui il Riparto passa ad una fase organizzativa più solida, con la partecipazione al primo Campo Estivo a Forno di Zoldo, assieme agli altri Riparti della Provincia di Padova (i Ceppi AGI non sono molto numerosi e, ancora per un paio d’anni, i Campi saranno organizzati a livello di Commissariato).
Nel settembre ‘67 la fondatrice del Ceppo apre il Fuoco Testimonianza, allestendo una stanza di casa sua come prima sede uficiale.
Le Scolte sono particolarmente portate per l’espressione e, assieme ai Rover dell’ASCI, nel ‘68 fondano una Pattuglia Espressione, che segna l’inizio di una collaborazione sempre più stretta tra Fuoco e Clan.
Nell’autunno ‘69 il Ceppo si completa con la nascita del Cerchio delle Coccinelle.
L’AGI, precorrendo i tempi, prima in maniera episodica, poi, dagli inizi degli anni ‘70 in modo sempre più consistente, collabora con le Unità maschili dell’ASCI.
La storia dell’ASCI e dell’AGI Cittadella I é, a questo punto, parallela, con le vicissitudiniche porteranno a sempre maggiori dificoltà nel riconoscersi nella realtà associativa dello Scautismo.
L’autunno ‘73 segnerà la chiusura deinitiva del Ceppo AGI Cittadella I.
Infatti, il ‘73 è l’anno in cui chiudono l’ASCI e l’AGI Cittadella I.
«Nella riunione del 1 dicembre, noi Capi dei Gruppi AGI-ASCI Cittadella I abbiamo deciso unanimemente di uscire dallo Scautismo. Questa decisione é il frutto di idee maturate particolarmente in quest’ultimo anno. Dopo queste esperienze abbiamo deciso di fare un tipo di attività più consono alle nostre convinzioni»… «il metodo educativo che abbiamo cercato di applicare con i ragazzi è stato, in parte, diverso da quello proposto dall’Associazione a livello nazionale e, soprattutto, da quello dell’ASCI. Il nostro sforzo educativo é stato in particolare quello di rendere lo Scautismo più liberante, più consono alla realtà che il bambino vive...» (Comunità Capi Cittadella I 22/12/’73).
Il Cittadella II, che poi diventerà AGESCI, continuerà la storia dello Scautismo cittadino e solo dopo 3 anni, con tre Capo donna ed un Fuoco di cinque Scolte isolate, riuscirà a riaprire lo Scautismo femminile.